Mi hai inserito nel tuo elenco: ne sono onorato; ho fatto anch'io così. Ps.: hai usato il mio nick al posto della denominazione originale del blog: Ideateatro. Preferirei che tu utilizzassi questo. E, comunque dài, va bene lo stesso alla fine.
Dopo giorni e giorni ho trovato la versione che conoscevo e che tanti ricordi mi richiamava. Eccola: Per fare una prateria ci vuole un'ape e una gaggìa, un'ape una gaggìa e fantasia. La fantasia da sola è sufficiente se l'ape è assente.
Che bella anche questa, più nostrana... A proposito di filastrocche di una volta ti dico questa che mio padre mi raccontava con tutta la sua infinita pazienza: "Questa xe a storia di Sior Intento che dura poco tempo che mai non se destriga ti vol che te a conta o ti vol che te a diga? Contimea! Non se dise mai contimea perchè xe a storia di Sior Intento che dura poco tempo che mai non se destriga ti vol che te a conta o ti vol che te a diga? Dimea! No se dise ma dimea perchè xe a storia di Sior Intento ...." CIAO :-)
E' sempre attribuita a Emily Dickinson, in realta' presumo sia la stessa poesia con traduzione diversa, non letterale. La filastrocca che racconti (che sono riuscita a capire anche senza traduzione :-) ricorda quella piu' "volgarotta" di Dimmelo e dammelo vanno in guerra, muore ... ecc. Un abbraccio e a presto
Ciao Gaz, sto leggendo le belle poesie che pubblichi sul blog...sento una certa affinità! Di questa della Dickinson io ne ho ancora un'altra versione, purtroppo non la ricordo a memoria e al momento non saprei dove cercarla, più tardi ci provo. Nelle traduzioni delle poesie c'è sempre il rischio di non cogliere le sfumature semantiche delle parole scelte dall'autore, per questo dovrebbero essere i poeti a tradurre i poeti, oppure leggere i testi nella lingua originale,per chi conosce bene le lingue...
Ecco la mia versione della poesia della Dickinson: * Per fare un prato occorrono un trifoglio e un'ape un trifoglio e qualche ape e un sogno ad occhi aperti. Può bastare un sogno se le api sono poche.* Ciao, a presto.
Io speravo di trovare una versione in prosa, invece ho trovato un branco di defficienti che non hanno altro da fare che scrviere cazzate su una poesia che non ha senso, ma andate a fanculo voi e Emily Dickinson dei miei coglioni
Se possibile, non commentare come "Anonimo": nel sottostante menù a tendina è possibile inserire un nickname scegliendo "Nome/URL". Chi non ha un blog/sito può lasciare vuoto il campo "URL".
Ma le api sono tantissime! Non le senti come ronzano? ZZZZZZ ZZZZZZ ZZZZZZ
RispondiElimina:p
P.S. Hei hei, mi è sembrato di vedere un link! Grazie, ricambio subito!
Passo, leggo e lascio un saluto e un augurio di buon we
RispondiEliminaciao
Semplice e bella! Saluti. Mika.
RispondiEliminaTo make a prairie it takes a clover and one bee,
RispondiEliminaOne clover, and a bee,
And revery.
The revery alone will do,
If bees are few.
Mi è sempre parsa misteriosa, come poesia, ma anche affascinante. Lascia un po' di spazio alla mente...
Bacio
paloz
Un saluto alle ragazze,
RispondiEliminaciao Ross, Suby, Mika @->-
Paloz, la versione originale è ancora più musicale... e trasognante.
Ciao caro
Bisogna tenersele strette le api anche se qualche volta pungono: senza di esse l'umanità smette. Buona serata.
RispondiEliminaE' vero, teniamoci stretta ... la vita!!!
RispondiEliminaCiao River :)
Mi hai inserito nel tuo elenco: ne sono onorato; ho fatto anch'io così.
RispondiEliminaPs.: hai usato il mio nick al posto della denominazione originale del blog: Ideateatro. Preferirei che tu utilizzassi questo. E, comunque dài, va bene lo stesso alla fine.
River, agli ordini!!! ;-)
RispondiEliminaDopo giorni e giorni ho trovato la versione che conoscevo e che tanti ricordi mi richiamava.
RispondiEliminaEccola:
Per fare una prateria ci vuole
un'ape e una gaggìa,
un'ape una gaggìa e fantasia.
La fantasia da sola è sufficiente
se l'ape è assente.
un abbraccione e un buon we, ciao
Che bella anche questa, più nostrana...
RispondiEliminaA proposito di filastrocche di una volta ti dico questa che mio padre mi raccontava con tutta la sua infinita pazienza: "Questa xe a storia di Sior Intento che dura poco tempo che mai non se destriga ti vol che te a conta o ti vol che te a diga? Contimea! Non se dise mai contimea perchè xe a storia di Sior Intento che dura poco tempo che mai non se destriga ti vol che te a conta o ti vol che te a diga? Dimea! No se dise ma dimea perchè xe a storia di Sior Intento ...."
CIAO :-)
E' sempre attribuita a Emily Dickinson, in realta' presumo sia la stessa poesia con traduzione diversa, non letterale.
RispondiEliminaLa filastrocca che racconti (che sono riuscita a capire anche senza traduzione :-) ricorda quella piu' "volgarotta" di Dimmelo e dammelo vanno in guerra, muore ... ecc.
Un abbraccio e a presto
Ciao Gaz, sto leggendo le belle poesie che pubblichi sul blog...sento una certa affinità! Di questa della Dickinson io ne ho ancora un'altra versione, purtroppo non la ricordo a memoria e al momento non saprei dove cercarla, più tardi ci provo.
RispondiEliminaNelle traduzioni delle poesie c'è sempre il rischio di non cogliere le sfumature semantiche delle parole scelte dall'autore, per questo dovrebbero essere i poeti a tradurre i poeti, oppure leggere i testi nella lingua originale,per chi conosce bene le lingue...
Ciao Filo, hai ragione, le traduzioni sono fondamentali, diventano quasi una'altra poesia...
RispondiEliminaAspetto la tua versione :-)
Ecco la mia versione della poesia della Dickinson:
RispondiElimina* Per fare un prato occorrono un trifoglio e un'ape
un trifoglio e qualche ape
e un sogno ad occhi aperti.
Può bastare un sogno
se le api sono poche.*
Ciao, a presto.
Grazie Filo, bella :)
RispondiEliminaA proposito, vedo che non hai blog, dai aprilo anche tu...è un bel modo per conoscerci!
Ciao
Io speravo di trovare una versione in prosa, invece ho trovato un branco di defficienti che non hanno altro da fare che scrviere cazzate su una poesia che non ha senso, ma andate a fanculo voi e Emily Dickinson dei miei coglioni
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