E non dico strane per dire squilibrate o paranoiche.
No, sono solo strane.
Questa credo sia una delle più strane.
Se posso, non lavo i piatti. E fin qui niente di strano, direte, quanta gente non ama lavare i piatti, lo detesta proprio. Sono gusti.
Ma io se posso, volevo dire, non lavo i piatti quando sono pochi. A me piace lavare i piatti quando sono tanti, quando le pile di piatti sono almeno due o tre, pentole di tutte le dimensioni, bicchieri e posate per una squadra di calcio e un senso incredibile di disordine.
Questo vuol dire lavare i piatti.
Mi metto al lavandino e uno a uno i piatti lavati, i bicchieri e le posate scintillanti, le pentole sporche e unte tornare come nuove mi rincuorano, vedo un pò alla volta dal caos più assoluto tornare la calma, dal buio la luce, dalla confusione la quiete.
E proprio mentre lavo i piatti, medito.
Tanto che un giorno ho espresso a delle amiche il desiderio di fare la lavapiatti, perchè lavare i piatti mi rilassa e mi fa capire il senso della vita.
Loro però non mi hanno capita, hanno strabuzzato gli occhi e mi hanno detto "Sei strana, ma non pensavamo così strana!"
No, sono solo strane.
Questa credo sia una delle più strane.
Se posso, non lavo i piatti. E fin qui niente di strano, direte, quanta gente non ama lavare i piatti, lo detesta proprio. Sono gusti.
Ma io se posso, volevo dire, non lavo i piatti quando sono pochi. A me piace lavare i piatti quando sono tanti, quando le pile di piatti sono almeno due o tre, pentole di tutte le dimensioni, bicchieri e posate per una squadra di calcio e un senso incredibile di disordine.
Questo vuol dire lavare i piatti.
Mi metto al lavandino e uno a uno i piatti lavati, i bicchieri e le posate scintillanti, le pentole sporche e unte tornare come nuove mi rincuorano, vedo un pò alla volta dal caos più assoluto tornare la calma, dal buio la luce, dalla confusione la quiete.
E proprio mentre lavo i piatti, medito.
Tanto che un giorno ho espresso a delle amiche il desiderio di fare la lavapiatti, perchè lavare i piatti mi rilassa e mi fa capire il senso della vita.
Loro però non mi hanno capita, hanno strabuzzato gli occhi e mi hanno detto "Sei strana, ma non pensavamo così strana!"
Qualità invidiabile, cara gaz.
RispondiEliminaDetesto il caos cosmico di casa, provo invano a rimediarvi e vorrei tanto il genio di Mastro Lindo, che vede e provvede :)
io, invece, ti capisco perfettamente... dopo anni e anni di totale inutilizzo, ho dovuto buttare la lavastoviglie. non scherzo, è proprio così!
RispondiEliminasì, sei strana!
RispondiEliminaPer quanto mi riguarda la lavastoviglie è una delle invenzioni più utili che la mente umana abbia concepito
Giulia' te potrei rende felice ;)
RispondiEliminaIo invece li lavo sempre subito. Odio lavarne troppi.
RispondiEliminaA me succede più o meno la stessa cosa, di riflettere e rilassare i nervi, quando stendo i panni. Fili, mollette e vestiti bagnati mi snebbiano la mente.
RispondiEliminaPotremmo metterci in società e aprire un'impresa di pulizie domestiche! :-)
Capisco, anche se penso all'inventore della lavastoviglie come deve sentirsi dopo questo tuo post. Mediterà anche lui magari pensando che in fondo avrebbe fatto meglio ad andarsene in analisi. In effetti, se mettiamo le stoviglie ad autolavrasi, come ci meditiamo sù. Questo tuo post mi mette in allegria. Strano? Non so. Forse vado in analisi anch'io. Ciao!
RispondiEliminaNon raggiungo i tuoi livelli di perversione però anche a me lavare i piatti,a volte,da un senso di rilassatezza e stimola la mediazione.Ricondurre una situazione di caos all'ordine,restituire l'ingovernabile al nostro controllo e al nostro volere è una medicina che dall'aspetto pratico trasmigra velocemente anche alla nostra psiche.
RispondiEliminaTempo fa lessi che Katharine Hepburn sosteneva che la sua cura contro il malumore era strofinare pavimenti.Spero che da questo momento tu ti senta più normale :)
AZZZZZZZ...io e te ci dobbiamo conoscere, non tanto per i piatti ( metto in lavastoviglie anche un solo cucchiaino...), ma per l'attinenza della cosa. Infatti a me piace un sacco pulire la cucina : lucidare l'inox, incerare le ante, far luccicare il piano lavoro. In famiglia lo sanno e mi lasciano sempre un campo di battaglia. Io dico sempre che è il mio esercizio ZEN quortidiano. Credo che il tuo 'lavare pile di piatti e pentole' sia la stessa cosa.
RispondiEliminaPensavo ti mettessi a parlare di multivariabili e limiti di Taylor. simo.
RispondiEliminaLavare i piatti e' una delle cose peggiori che talvolta mi capita di fare.
RispondiEliminaMi rilasso con gli hobby che sai, ma tra i lavori domestici quello che mi scoccia di meno e' stirare.
Pero' a differenza di te, per fare il parallelo, quando il "mucchio" raggiunge circa un metro quadro di volume comincio a scoraggiarmi e quasi non vorrei neppure iniziare.
In analisi per cosi poco????? Ma che dici, matta!
(si scherza :-))) )
Tutto il mondo dovrebbe andare in analisiiiii!!!!!!
RispondiEliminasì, è così. visto da vicino, nessuno è normale. per fortuna. p.s. io li lavo in tempo reale, altrimenti rischio di non farlo proprio più... metto la moka al fuoco e intanto li lavo.
RispondiEliminaStrano è un vocabolo che sto eliminando al mio vocabolario. Tic o manie quotidiane ce le abbiamo tutti. Mi preoccupa piuttosto quelli che sistupiscono delle stranezze altrui...e poi sono ciechi di fronte alla proprie :-)
RispondiEliminaGaz ti capisco: le migliori idee o soluzioni mi sono venute lavando i piatti!
RispondiEliminaChe tu ci creda o no, ha un senso questa tua "mania".
RispondiEliminaSkip, se riesci ad avere il suo numero, dallo anche a me :-)
RispondiEliminaCristina, io la uso invece, ma poco, diciamo che non mi da soddisfazione ;-)
Thelonious, io per prima metto sicuramente la...LAVATRICE!!! (ti rivelo un'altra stranezza, a volte mi capita di mettermi davanti all'oblo della lavatrice e guardare girare la biancheria, anche 10 minuti mi è successo hihihi)
Fausto, e ce lo sò! si si ;-)
Du, vedi ... e son gusti! Ciao :)
River, se ti ha fatto allegria, allora tutto bene! Niente analisi. he he
Jaeneada, esattamente quello che volevo esprimere! Grazie della comprensione :-) ciao
Aleph, stessissima cosa. Cosa dici fondiamo una scuola zen... Ciao
RispondiEliminaSimo, multi che??? Taylor non è un cantante? :D
Suby, come ti capisco! Io mi scoraggio quando vedo la sedia con la biancheria da stirare che tracima eheh
Ilaria, intanto ciao, poi prendiamo appuntamento :)
Em, per fortuna, davvero!
Una tazza di caffè, grazie. ;)
Caigo, io non mi sorprendo più di nulla, comincio da me, ovviamente! ciao
Filo, ecco, capito! ah ci sei... ciao!
Paloz, ah è così eh? Adesso non vai via se non me lo spieghi!!! Contenta di risentirti, ciao
Ross, amica mia, ti ho perso per la strada...:(
RispondiEliminaEcco un'altra proposta interessante, e se poi ci mettiamo a chiaccherare, chi le fa le pulizie domestiche :D
ciao
anch'io trovo rilassante lavare i piatti: è un buon momento per starsene tranquilli a pensare. soprattutto, quando lavi i piatti, nessuno viene a disturbarti, per il timore di essere invitato ad asciugarli.
RispondiEliminaposso chiamarti quando si guasta la lavastoviglie? ti garantisco un approvvigionamento di piatti più che adeguato :-)
RispondiEliminaCostanza, è vero, non ci avevo pensato, per quello quando lavo i piatti tutti stanno alla larga..eheheh, ciao cara
RispondiEliminaPaolo, apprezzo davvero la tua disinteressata generosità, sei un amico :P
la soddisfazione di pulire la piastra del gas tutta unta e bisunta, ove la mettete? Penso che meditiamo (c'è chi canta) ogni volta che facciamo una cosa che non occupa la mente ma solo le mani in modo meccanico...come quando ci facciamo la doccia
RispondiEliminaAllora strani siamo in due... Anzi, tre!
RispondiEliminaSì, perchè parlando un giorno con il filosofo Giulio Giorello ho scoperto che anche lui fa i piatti e medita.
Parlando abbiamo scoperto che lavando i piatti riusciamo a trovare forme di meditazione molto simili al raccoglimento spirituale.
In più, cosa non trascurabile, c'è la soddisfazione "dell'inversione entropica".
Violare cioè il terzo principio della termodinamica, far tornare pulito quel ch'è sporco, ordinato quel ch'è caos.
Infine, ma questo vale per me, c'è il gusto di creare - mettendo il tegame e le stoviglie a scolare sul lavello - strane installazioni e sculture "postmoderne", che si reggono su un equilibrio delicatissimo e precario. A volte troppo...
Ciao, D.
Ciao Matteo, esattamente...
RispondiEliminaBentrovato e a presto!
Paul, mi hai fatto una rivelazione importante:
anche i filosofi lavano i piatti... :)
Grazie delle tue definizioni, da oggi non dirò più vado a lavà i piatti, ma faccio un pò di "inversione entropica" eheheh, vuoi mettere!
Scherzo, e grazie davvero dei tuoi commenti.
Ciao :)
ciao gaz,
RispondiEliminavengo a restituirti la visita :-)
e ti scrivo qui, mi associo a chi ti dice che non sei la sola... Io non lavo più troppo spesso piatti perché uso lavastoviglie, ma quando lo faccio ti confermo che, oltre alla soddisfazione del pulito, ho modo di pensare, meditare.... e, non mi pesa affatto! (mentre ci sono altre cosette di casa che faccio meno volentieri!:-))
un saluto,
g
Giovanna, ti capisco, varie cosette di casa che non amo fare... eheheh
RispondiEliminaCiao e a presto