
Ci vado poco, solo quando nemmeno lo specchio vuol più riflettere, sarà per questa mia scarsa frequentazione, sarà per la mia naturale timidezza, sarà, ma sta di fatto che dal parrucchiere mi sento sempre un pesce fuor d'acqua.
In attesa del mio turno ascolto i discorsi dei parrucchieri con le altre clienti e ogni volta mi sorprendono: sanno tutto della loro vita, dei fidanzati, dei mariti, degli amici, dei colleghi, delle amiche dei fidanzati, delle colleghe dei mariti e di Maria De Filippi.
Non perdo una parola e mi chiedo quanto del loro tempo parrucchieri e clienti passino assieme, tanto, presumo, per essere così aggioranti. Non mancano incoraggiamenti, consigli su ogni tipo di argomento, moda, scuola, salute, vita varia.
Ma poi tocca a me, l'attenziona generale si sposta e in quel momento so di non aver nulla, ma proprio nulla da dire. Allora mi viene in aiuto lui, il parrucchiere, con un sorriso gentile mi chiede: " E allora che taglio facciamo?" e così posso cimentarmi nella mia dichiarazione di intenti e spiego, gesticolo, mimo e lui annuisce, capisce cosa voglio e inizia con decisione e competenza, preciso e sicuro, anche se nel mio più profondo so già che non mi ha ascoltato e sta facendo esattamente quello che vuole e io zitta e comunque fiduciosa aspetto, controllo e come sempre il risultato non è mai quello sperato.
Le chiacchere continuano, i pettegolezzi impazzano, esco e appena girato l'angolo mi spettino accuratamente i capelli...
i capelli me li spettino anch'io una volta arrivata a casa... però la mia parrucchiera azzecca sempre il taglio (ho impiegato anni per trovarla)!
RispondiEliminaIo invece dal parrucchiere mi rilasso: tutti ti coccolano, si prendono cura di te, puoi leggere una montagna di riviste frivole...insomma, una pacchia,
Notte.
Gaz
volevo scrivere: notte Gaz!
RispondiEliminaCat
E io che pensavo che i pettegolezzi dal parrucchiere fossero solo un leggenda metropolitana..
RispondiEliminaSe può consolarti, ti confesso che mi sento anch'io una specie di "emarginata" le sporadiche volte in cui vado dal parrucchiere. Anche nel mio caso, inoltre, i parrucchieri non mi ascoltano mai e fanno della mia testa ciò che vogliono. Di solito, però, aspetto di essere arrivata a casa per spettinarmi! :))
RispondiEliminaGaz qui siamo sulla stessa barca mi sa
RispondiEliminasentirsi fuori posto + dialogo zero col pettegolone + aggiustata post-operatoria appena possibile :D
(tenere conto che ho capelli abbastanza lunghi che non sono ne liscì ne ricci, una situazione non facile da domare insomma! )
tanto era solo una "spuntatina"
RispondiEliminaHo eliminato il capitolo "coiffeur" molto semplicemente ...eliminando i capelli. :-)
RispondiEliminaSe il risultato non è quello sperato,osa cambiare ...il coiffeur , non l' "acconciatura" come novalis ;)
RispondiEliminaVado molto più volentieri dal dentista che dal parrucchiere. Non faccio una piega all'idea di un'otturazione dolorosa, ma davanti a piastre, spazzole e impacchi profumati entro nel panico.
RispondiEliminaPer tutti gli emarginati da saloni di bellezza, hip hip, hurrà! :D
io? ci vado ogni "morte di papa" :-))) non leggo giornali, non ascolto chiacchere, chiedo solo (per affetto) notizie alla ragazza che lava e fa le tinte. Mi rilasso, mi fido del taglio e della piega che decidono di farmi ... e quando esco sono felice! mi sento leggera e anche...bella.
RispondiEliminaLOGICAMENTE: non vado dalla parrucchiera del mio paese!!!
un bacio Gaz!
Ale :-)
Nel 2001 a San Francisco mentre aspettavo l'autobus ero di fronte ad un negozio con l'insegna "mistic barber". Dentro c'era un freakettone che in silenzio tagliava i capelli a un cinese. Quello sarebbe il mio posto.
RispondiEliminaAl ritorno in Italia tentai di raccontarlo al barbiere e alla lavorante, ma malgrado il loro annuire mi resi conto che non sapevano il significato del termine "mistico"!!
fantastico, capita anche a me di spettinarmi subito dopo la "piega", accade più o meno una volta all'anno.. ma quando accade divento depositaria di tutti i pettegolezzi dell'umana specie.. che tristezza! un abbraccio
RispondiEliminaMi permetto di commentare, cosa che mi imbarazza alquanto, ma detesto cordialmente i parrucchieri e mi va di intervenire. Poracci, son gente che lavora e spesso si fa anche il mazzo e quindi hanno il mio rispetto ma, probabilmente, il loro maggior difetto è proprio quello di credere di avere un ruolo, ovverosia quello di pettegolare nell'ipocrita tentativo di creare un legame col cliente e fare del proprio negozio un salotto "culturale". Alla fine sia il parrucchiere che il cliente non ne possono più l'uno dell'altro ma il gioco di società ha regole ferree e tutti gli imbecilli vi sottostanno. Capita poi che dei normali cittadini abbiano bisogno di tagliarsi i capelli ed allora ecco che devono sottomettersi alle regole ed alle vessazioni fra una sforbiciata ed uno shampo, nonostante la loro totale estraneità al gusto del cicaleccio. In altre termini è come entrare in chiesa da atei e subire le occhiatacce del prete se scansiamo l'acquasantiera. Inutile spiegare che siamo entrati per un fatto estetico e non mistico. Il parrucchiere in certi casi diventa quasi un sacerdote...del cattivo gusto, per la diffusa mancanza di sensibilità umana e di rapporto vero col cliente (dicevo appunto prima che è tutta una recita). Il guaio è che qualcuno si ritiene addirittura un creativo ed in quel caso è compito dell'astuzia e della prontezza del cliente ricordarsi di aver lasciato il gas aperto e fuggire anche coi capelli bagnati ed il lenzuolo attorno al collo.
RispondiEliminaHo impiegato trent'anni per far capire al mio parrucchiere come volevo i capelli e che non amavo chiacchierare. Non ci sono riuscito, ma intanto lui ha cessato l'attività ed io son caduto dalla padella nella brace.
Alla fine ho capito tutto.
I capelli rappresentano l'intelligenza, almeno come immagine onirica, ecco perchè ci tormentiamo così tanto nell'affidarli a gente che, senza offesa nè cattiveria, con l'intelligenza non ha un rapporto professionale.
Il tuo coiffeur mi ha tirato un bel scherzetto. ;-)
RispondiEliminaComunque adesso che ti sei acculturata t'interroghiamo:
A) Quanti anni ha Maria de Filippi?
B) Come si chiama la fidanzata del tuo postino?
C) A quanto sta il colesterolo del cognato in secondo nozze dell'idraulico del tuo vicino di casa?
Concentrati.....
Oggi ho preso anch'io appuntamento dal coiffeur che mi ha proposto un bel taglio più corto,estivo.Ci devo ancora pensare. Come Il Verduraio, ho una naturale avversità per il cicaleccio, perciò lascio parlare lui e mi limito a qualche laconico, eh sì, ah no.
RispondiEliminaCiao Gaz
Cat, beata te! buonanotte :)
RispondiEliminaDu, forse ci sono anche saloni di bellezza più discreti, ma la grande maggioranza è così, ti assicuro. Ciao
Cris, c'avrei giurato che anche tu... chissà perchè ;)
Carlo, mi sa di si! ("aggiustata post-operatoria" eh eh eh)
Giardigno, bravo, volevo una spuntatina e poi mi ritrovo quasi pelata :D
Novalis, rimedio estremo, direi ihih
Skip, si credo proprio che oserò! ciao :)
Le conversazioni dal parrucchiere sono la prova inconfutabile che le teste servono per i capelli.
RispondiEliminaKarl Krauss
Ross, evvai, tre volte hip hurrà :-)
RispondiEliminaAle, diciamo che sei più positiva! un saluto
Lucien, difficile che io passi per San Francisco, ma quello sarebbe anche il mio posto, di certo.
Ciao :)
Inés, ciao cara, ben ritrovata!
Verduraio, che piacere leggerti, mi dispiace per l'imbarazzo che provi, ma credimi, ho apprezzato molto il tuo intervento. Un'analisi perfetta del "fenomeno". A presto, spero.
Caigo, infatti, ma rimedieremo, stanne certo!
ora mi concentro e ...vado:
1) gli anni dell'uomo mascherato
2) gino
3) 14$ç°492£§871=%895
c'ho preso? :D
Filo, tu almeno hai il tempo per pensarci... eheheh ciao carissima
Lucien, bella, questa me la scrivo,
per me prendere app.to dal barbiere/parrucchiere è come andare dal dentista, a differenza di ross li metto sullo stesso piano ma, da quando mi rivolgo ad una parrucchiera per donne (tale luana) il mio rapporto sta progressivamente cambiando. Le chiacchiere di voi donne sono molto più interessanti e inoltre ho la possibilità di censire una grossa fetta della popolazione femminile del mio paese ;) (ora me tocca un cazziatone...)
RispondiEliminacavolo, quanto ci somigliamo!
RispondiEliminaio sono riuscita a non entrare in un salone di parrucchieri per ben 4 anni. i capelli me li tagliavo da sola, pur non sapendolo fare. ora mi impegno ad andarci una volta ogni 6 mesi, per spuntarli con un minimo di decenza, ma non so per quanto tempo riuscirò a tener fede all'impegno!
baci, gaz!
mamma mia! Vi darò l'indirizzo della mai meravigliosa (e per niente pettegola) parrucchiera...peccato che sia in puglia ; P
RispondiEliminaCat
Fausto, cazziatone... ma nooo! Chiamo la Luana che ti sistema lei per le feste eheheh
RispondiEliminaCostanza, 4 anni è un vero record!!! ciao cara
Cater, ma si dai, si fa un giretto in Puglia :)
.........no...non posso crederciiiiiiiii....... finalmente ho trovato una che la pensa come me!!!!!!!
RispondiEliminaanch'io vado proprio quando non ne posso fare a meno..... e mi stupisco ascoltando i discorsi clienti/parrucchiere...... generalmente mi porto un libro così non sono costretta a far finta di essere pappa e ciccia con il parrucchiere... poi, sarà che il mio è caro appestato, mi chiedo ....per essere così intimi quanti 'euri' ci lasciano al mese quelle povere donne?????????????
per quanto riguarda la messa in piega chiedo sempre, per favore, di farmi uscire con un pò di volume in testa....e regolarmente una volta in macchina ricorro al mio metodo collaudato ....una pinza che tira su e da forma dove forma non c'è!!!!!!
bello il tuo blog!
a presto Pippi
Pippi, leggo con piacere che siamo sulla stessa lunghezza...d'onda ;-)
RispondiEliminaBentrovata e a presto di sicuro!
ciao