venerdì 29 maggio 2009

ospiti

Nel piccolo fazzoletto di terra davanti a casa convivono un roseto bianco, una pianta di rosmarino, un giuggiolo, un melograno, un ulivo e un pino.
Piccolo, direte! con tutto questo affollamento? Eppure vi assicuro è proprio piccolo, tanto che l'amico che è venuto a potare gli alberi ha detto "Sono troppi, sarebbe meglio tagliare il pino" inorridita ho esclamato "Sia mai!!!" E così è stato. I miei quattro alberelli, con la chioma accorciata, ma tutti insieme.
Da un pò di tempo, ho notato uno strano viavai intorno al pino che ho salvato da morte certa. Vedevo due bei merli entrare furtivi tra le sue fitte fronde.
Ho cercato più volte di scoprire un nido, una presenza. Nulla. Nel suo profondo centro vedevo solo aghi, aghi, aghi.
Eppure i merli continuavano il loro balletto intorno al pino.
Ieri ho deciso che dovevo risolvere questo caso... e ho guardato meglio.
E ho scoperto quattro occhietti che mi fissavano e due enormi becchi aperti a reclamare cibo.
Uno spendido nido mimetizzato.
La scoperta è stata emozionante tanto da farmi fare un salto indietro e ritirarmi alla chetichella, non volevo che i genitori merli mi scoprissero lì a spiare i loro tesori.
Oggi mi ero ripromessa di dare la scalata alla montagna di indumenti da stirare ed invece mi sono seduta in giardino silenziosa a guardare il pino con il suo prezioso segreto, felice!


22 commenti:

  1. Hai salvato tre vite, quella del pino e dei suoi graditi ospiti. :-)

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  2. Il mio giardino estate e inverno è sempre frequentato da uccelli di tutti i tipi: passeri, pettirossi, cinciallegre, gazze, tordi, tortore a frotte e naturalmente merli. E' un concerto continuo di trilli, fischi, cinguettii e gorgheggi da far invidia al cantante più virtuoso.
    Quest'anno in particolare ce n'è una vera invasione. I merli hanno fatto i nidi nella siepe di piracanta (ne ho contati quattro per ora, quasi un condominio) e spadroneggiano alla grande. Ormai non si curano più nemmeno dei gatti.
    Tenuto conto anche della presenza delle mie adorate oche, a volte più che in una casa mi sembra di vivere in un'oasi per il bird-watching. :)

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  3. ora capisci cosa ho provato con guido e clotilde?:)))) io mi sono sentita un pò mamma.
    non c'è niente da fare, la natura ha sempre la meglio:)

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  4. Si dovrebbe vedere dalla foto????
    Bhaaa... vado a stirare, :-)
    (Scherzo) Ciao e buon ponte

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  5. Ora che la mia micia-killer Matula si è invecchiata sono più tranquilli anche nel mio giardino. Diverse volte le ho tolto la preda e in un paio di occasioni anche merli.
    Quando penso alla nuova e vergognosa legge sulla caccia che stanno tentando di approvare...

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  6. Dì un po', non è che ti andrebbe di ospitare anche me in questo "piccolo" paradiso? :)

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  7. C'è tempo per stirare...quando mi inviti a bere un drink ?

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  8. Thelonious, ;-) ciaooo
    Du, gli uccellini sono piccoli, ma il nido è ben nascosto :-)
    Ross, considera che sono in città e il pino in questione è a due metri dall'uscio di casa...
    io al posto tuo mi perderei sicuramente a seguir gli animali. :D
    Pat, sai che quando ho scoperto il nido ho pensato a te. Che emozione!
    Suby, non mi sono avvicinata troppo per fotografare, il nido è mimetizzato benissimo, solo i becchi gialli degli uccellini mi hanno permesso di scoprirli. Ciao
    Giardino65, il giuggiolo è bellissimo, è un albero generoso e saggio. Tra poco fiorirà, mi riprometto di fotografarlo.
    Bentrovato a te.
    Lucien, non mi parlare di caccia... Nelle nostre campagne diventa a volte un pericolo. Non sono al corrente della nuova legge di cui parli ma temo non sia nulla di buono :(
    Spippy, volentieri, facciamo due chiacchere, ma sottovoce, ci sono i piccolini nel nido :-)
    Re, e vada per il drink, stirare ...dopo! eheheh

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  9. Certi grandiosi spettacoli della natura si colgono quando si ha la giusta pace interiore.
    Un saluto
    Ornella

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  10. Uhmm,sto studiando se ci sono i presupposti giuridici per denunciare il tuo amico per "tentato infanticidio".....

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  11. T'invidio perchè hai una famigliola di merli....
    Da me invece regna una numerosa e rumorosa (accidenti a loro) comunità.
    Credo abbiano anche un candidato alle prossime elezioni provinciali. ;-)

    ps. Te ne "mando qualcuno"?
    Quelli più chiacchieroni ovviamente.

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  12. Grazie Ornella del tuo commento!
    Un caro saluto

    Jeanada, a sua parziale discolpa, ma parziale ripeto, nemmeno lui sapeva del nido nascosto...
    ma ha comunque l'aggravante anche della sola intenzione di tagliare il pino...eh non si fa!!!

    Caigo, eh eh eh, da quello che vedo in giro credo che il candidato merlo alle prossime elezioni provinciali sia migliore di molti umani.
    Si, si manda, con me solo i chiaccheroni, ovvio :D

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  13. Brava, non tagliare, mi piacciono i boschi liberi e selvaggi (anche in un piccolo giardino).

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  14. E certo Al, nel nostro piccolo...
    Se vedo tagliare un albero, credimi, soffro in maniera esagerata, devo ancora capire come mai!
    Ciao

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  15. Ciao Gaz, dalla descrizione del tuo giardino e dai suoi ospiti traspare il tuo entusiasmo e la tua gioia di vivere a contatto con la natura.
    Senti cosa è successo nel mio orto che ho dietro casa.
    Abito in centro, al primo piano di un palazzo circondato da altre case, in un contesto abitativo simile a tutti quelli che abitano in centro delle città. La mia situazione, è un po’ diversa perché dietro il palazzo c’è un angolo di verde formato da orti, adiacenti l’uno all’altro, di proprietà di alcuni condomini.
    In questi orti ci sono alberi di limoni, di nespole, un fico, un mandarino, un albero di albicocche e poi cespugli di fiori, piante di rosmarino e di alloro e piccole siepi, roseti, rododendri, buganville e altri fiori, e poi delle gombine coltivate a verdure, pomodori, fagiolini, piselli, zucchine ecc… a seconda della stagione.
    Insomma, un piccolo eden dove ognuno cura il proprio giardino come meglio può.
    Questa piccola zona verde è circondata da alti fabbricati e non è visibile dalle vie cittadine, tanto che quelli che la vedono per la prima volta si stupiscono che fra tanto cemento ci sia un angolo di verde così rigoglioso.
    Ma se non si vede dall’esterno si deve vedere benissimo dal cielo perché in questi pochi metri quadri di verde si posano tanti uccelletti, specialmente in primavera e in estate.
    In stagione ci sono molti passerotti, qualche pettirosso, e altri uccelletti cinguettanti dai colori vivaci che becchettano in continuazione.
    Vi si fermano spesso anche dei merli dal becco giallo e vari uccelletti di altre specie che saltellano da un orto all’altro, e cinguettano in modo melodioso, che sembra parlino tra di loro.
    Un pettirosso veniva ogni pomeriggio a trovarmi in giardino mentre zappettavo, se mi allontanavo mi veniva dietro, se mi avvicinavo a lui si allontanava, curioso, stava sempre a qualche metro di distanza.
    Forse aveva fame e allora rivoltai un pezzetto di terreno in modo che potesse becchettare qualche insetto della terra, ma non fu particolarmente interessato della cosa, continuava a saltellarmi intorno.
    Allora pensai di fargli una casetta per passare la notte. Presi le tavole e gli attrezzi e lavorai due giorni, gli feci una casetta tutta colorata con la finestrina e il davanzale, la fissai tra i rami del limone, ci misi anche del becchime e dei chicchi di riso e aspettai ma il pettirosso l’ha completamente ignorata, non ci è mai entrato, continuava a saltellarmi intorno, ignorando che quella era la sua casetta.
    Dovrebbe essere un paradiso per gli uccelletti, ma non è proprio così perché gli orti sono territorio di Pallina, una gattina randagia che vive nel cortile, tanto bisognosa di croccantini quanto di affetto.
    Pallina è una grande cacciatrice e tiene lontani i topi, ha uno spiccato senso predatorio e penso che più di qualche passerotto ci abbia lasciato le penne, insomma anche per gli uccelletti è vita dura.

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  16. Un giorno arrivò un cuculo, si doveva essere stabilito dentro un cespuglio perché non sono mai riuscito a vederlo, ma lui si faceva sentire con il suo caratteristico verso, un prolungato cu cuuu… cu cuuu… ripetuto tante volte.
    Dalla mia finestra osservo tutta questa vita, uccelletti dal canto melodioso, saltellanti tra un ramo e l’altro o posati sul filo aereo del telefono a gorgheggiare e a volare in coppia tra gli alberi.
    Certo, gli uccelletti cinguettano secondo l’orologio biologico della loro natura che non sempre coincide con i tempi di attività o di riposo degli umani.
    Cominciano a cantare nelle prime ore del mattino, anche il cuculo si fa sentire alle prime luci dell’alba con i suoi cu cuuu….
    Svegliarsi al mattino con il cinguettio dei passeri, non è da tutti, con un po’ di fantasia, sembra di essere in mezzo ad un bosco invece che in mezzo ai palazzi di cemento e laterizi.
    Ma questo dono della natura non è apprezzato da tutti, tra i condomini qualcuno si lamenta perché “non si può mai dormire” con il casino che fanno questi uccelli.
    Da qualche giorno non sento più il verso del cuculo.
    Forse se ne è andato, si sa, gli uccelletti non stanno mai tanto tempo nello stesso posto, forse ha trovato un posto migliore.
    Non vorrei che fosse rimasto vittima di quella belva di Pallina, ma mi sembra strano perché di solito le prede che cattura, per farmi vedere quanto è brava, me le porta nel mio giardino.
    Del silenzio del cuculo non so darmi una spiegazione.

    Il ragazzo si appostò furtivamente nel suo giardino, si avvicinò lentamente al cespuglio dove sapeva esserci il nido e colpi il cuculo con un bastone.
    La bestiola ferita cercò di fuggire, svolazzò nell’orto evitando gli altri colpi, riuscì a saltare la rete e a rifugiarsi nel giardino adiacente.
    Il ragazzo usci dal suo orto, aprì il cancello del giardino adiacente, inseguì il cuculo che ferito non poteva più volare e lo colpì di nuovo.
    La bestiola riuscì ancora a saltellare e a fuggire, saltò la rete e andò nell’altro giardino ancora adiacente.
    Il ragazzo lo inseguì ancora, aprì il cancello, entrò nel giardino, rincorse la bestiola e la finì a colpi di bastone.
    Si guardò intorno furtivamente, osservò se dalle finestre del palazzo qualcuno lo avesse visto, non c’era nessuno, prese la bestiola andò nel suo cortile e la sotterrò.
    La signora Giovanna, l’inquilina del primo piano che vedova e sola vive con i suoi ricordi nella penombra della sua casa e per distrarsi dalla solitudine è spesso affacciata alla finestra che da sul cortile, con le imposte semi socchiuse, vide quell’orribile scena.
    Alla sera, il ragazzo appagato della sua impresa, rassicurò la mamma che la cosa era sistemata e che da quel giorno avrebbe potuto dormire tranquilla senza essere più disturbata, la mamma riconoscente per tanto riguardo lo guardò con ammirazione e tenerezza e disse “Grazie figlio mio”. Ehhh .. i figli. I figli sono “piezz’e core”.

    Un cordiale saluto a tutti dal Toso

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  17. Gaz, hai creato un tuo microsmico giardino superaffollato ma molto vitale. Attenzione però, come insegna El Toso, ai gatti !
    Buona domenica, cara.

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  18. ciao gaz.
    proprio brava, evviva la natura!
    un saluto caro
    g

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  19. Un caro saluto a te, Toso, e grazie del bel racconto che ci regali!

    Filo, amica mia, hai ragione, ma so ben riconoscere le intenzioni dei felini...
    Ciaooo

    Ciao Giovanna, un sorriso e un saluto a te.

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  20. Giuly, te lo dovevo dire SUBITO!
    Che sto assistendo in diretta alla costruzione di un nido! Qua, nel giardino dell'albergo. Come sai, quando c'è ancora quiete, mi piace stare sulla soglia a guardare fuori. Ho avvistato la mamma merla con i fili d'erba nel becco addentrarsi nel fitto fogliame di una palma a due metri dalla porta. Sta ripetendo l'operazione un'infinità di volte. Non la disturba affatto che la stia a guardare. Proprio adesso, D. il maitre, mi ha detto che c'è un nido di merlo anche nella siepe di gelsomino...
    Bacio!

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