martedì 3 luglio 2007

TRELUGLIO

Ancora, di nuovo, per l’ennesima volta si ripete la scena: arriva una voce, qualcuno da fuori ci avverte “un incidente a Marghera”, parte l’allarme, cosa? quando? Vai subito in Internet, accendi la radio, telefona a quel parente che lavora a Porto Marghera. Arrivano le prime scarne notizie, è un incendio, si vede il fumo alto, nero. Allora chiama a casa, subito, chiudi le finestre e non muoverti finchè non sappiamo qualcosa di più preciso. Da internet sappiamo che l’allarme è giallo, da verde in dieci minuti è già diventato giallo e poi? I comunicati dicono che si ritiene (ritiene???) non esserci pericolo per la popolazione.
Però intanto non riesco più a lavorare….
Scopriamo, sempre da internet, che lo stesso incidente è successo il 20 giugno alle dieci di sera e non se ne è saputo nulla, sicuramente perché di sera il fumo non si è visto.
Dopo più di un’ora l’allarme è rientrato.
Ma intanto quel fumo nero che è salito al cielo dove è sceso? cosa conteneva?
Nero come la nostra paura, di vivere qui, attaccati ad una bomba sempre pronta ad esplodere e che anzi esplode piano, piano e lentamente ci avvelena….

4 commenti:

  1. Davvero inquietante quello che racconti. Io non ne sapevo nulla, evidentemente non sono notizie che scavalcano il confine regionale. In quanto ad inquinamento non ho pero' nulla da inidiarti essendo qui proprio al centro della dirty valley (pianura padana)e il fumo nero che sale, anche se dopo un'ora fa rientrare l'allarme e' comunque preoccupante. Il fatto che non si veda non significa che non c'e' piu' ne che si sia "dissolto". Insomma nulla si crea, nulla si distrugge..
    ciao e buona giornata, speriamo tranquilla

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  2. Si è proprio così, solo a pensarci l'inquetudine sale, la preoccupazione sopratutto per i figli, non vivresti se il pensiero diventa ossessione. Non puoi scappare,la tua vita è qui, e poi non sarebbe neanche giusto. Bisognerebbe agire, fare qualcosa, almeno far sentire la propria voce, qua tante persone già lo fanno e per fortuna. Vorrei farlo anch'io ma anche questo fa parte dei miei mille buoni propositi e poi, invece, ....
    Ciao e buona giornata anche a te

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  3. sto scoprendo un numero impressionante di blog di veneziani...allora non siamo tutti morti, estinti, nuclearizzati da Marghera.Resistiamo, fotografiamo, scriviamo.Se volete una bella notizia ve la do in anteprima. Un collega ed amico che lavora all'ex enichem di porto marghera mi ha detto che ora il rischio di lascirci la pelle è molto superiore a quello che si correva 20 anni fa. Nessuno fa più manutenzione degli impianti; si è in fase di smantellamento e gli incidenti (quelli minori per fortuna), sono all'ordine del giorno.Una volta verso il lato laguna dell'enichem, c'era una montagna di tubature, manicotti ed altro materiale che era stato periodicamente sostituito; adesso non c'è più nulla. Manutenzione 0. Fate come me.. scappate via o trasferitevi oltre la zona di morte immediata da fosgene (quello di bopal india per interderci e quello che i tedeschi hanno nella foresta nera con 100 km quadrati intorno di deserto)che è 10 chilometri in linea d'aria da Marghera. Buon natale

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  4. Guard runner, grazie della bella notizia che mi dai, o forse non è altro che una conferma di un incubo costante della mia vita...
    Io tuttavia, resisto, sto qui, nella mia terra,
    con le persone che come me, qua lavorano e vivono.
    Sai quante volte ho pensato di scappare lontano, lontano dalla bomba al fosgene, dalla Dow Chemical, dall'Enichem e via dicendo... Mi salverei la pelle, forse e sottolineo forse, ma non sarei felice, ne sono certa!
    Ti ringrazio comunque della tua opinione e spero di sentirti ancora....

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